7 Dicembre 2021, 6.40 AM, da qualche parte vicino a una Milano che per larga parte dorme ancora, considerato che è la giornata del Patrono Sant’Ambrogio. Temperatura vicina agli zero gradi Celsius. Quattro persone che fanno lavori diversi per società diverse nel mondo dell’IT e della CyberSecurity sono in macchina, con destinazione Calcinato (BS). Hanno un laptop ciascuno, tre secchi di orsacchiotti gommosi e trecento diplomini stampati con scritto “Cyber-Eroe”.
Smart Working, locuzione molto gettonata nell’ultimo anno e mezzo, è la nuova modalità di lavoro che coinvolge diverse categorie di lavoratori a causa dell’attuale crisi sanitaria COVID-19. Ma perché chiamarlo Smart Working, potremo definirlo anche "Art Working", un nuovo ambiente nel quale si mischiano e si integrano una tazza di latte e caffè, una felpa e un pantaloncino, con una videoconferenza per discutere un’importante attività di rilascio di nuove funzionalità al Logistic Management System, seduti comodamente dalla propria scrivania.
Il contesto di sicurezza definito nel novembre del 2010 nel documento NATO Strategic Concept è ancora valido? Quali sono le nuove sfide che nel corso di più di dieci anni, si presentano alla organizzazione internazionale? Quali sono le capacità necessarie per garantire la sicurezza degli Alleati nel mondo iperconnesso attuale?
Nell’ambito di attività di prevenzione delle aggressioni al patrimonio informativo industriale svolte durante una recente fiera internazionale, è emersa la mancanza di consapevolezza dei rischi connessi all’uso dilagante dei biglietti da visita elettronici, comunemente noti col termine di smart digital business card.
Nell’ambito di attività di prevenzione delle aggressioni al patrimonio informativo industriale svolte durante una recente fiera internazionale, è emersa la mancanza di consapevolezza dei rischi connessi all’uso dilagante dei biglietti da visita elettronici, comunemente noti col termine di smart digital business card.
Si avvicina il Black Friday, evento commerciale di origine statunitense ma che per effetto della globalizzazione rappresenta un momento prenatalizio molto atteso anche da noi.
Che ne direste se fosse possibile ingannare i compilatori affinché producano dei file binari differenti dalla logica visibile agli occhi umani nel codice sorgente? Vi dimostriamo che fare ciò non solo è possibile, ma facilmente sfruttabile...
Viviamo tempi davvero interessanti: esattamente dieci anni fa il Dipartimento della Difesa U.S. ha definito il dominio cyber come quinto dominio di arte bellica, ma è stato soltanto pochi anni fa che le peculiarità di questa catalogazione sono emerse in tutta la sua evidenza.
Il riferimento all’utilizzo di tecniche di automazione ed eventualmente di AI (Artificial Intelligence) è diventato prassi comune nell’indirizzare molte problematiche di analisi dei dati da cui trarre indicazioni sui comportamenti futuri di sistemi complessi.
Un paio di giorni fa, mentre stavo facendo colazione, mi arriva un messaggio sullo smartphone che dice “Buongiorno. Parrebbe che abbiano leakato le chiavi per creare i green pass… Se confermato, significa che in teoria chiunque può produrre GreenPass validi”.
Lo scorso 21 ottobre 2021 i ministri della Difesa dei paesi NATO hanno approvato e rilasciato, per la prima volta, la strategia NATO per l’Intelligenza Artificiale (Artificial Intelligence - AI).